TERAMO – Un fiume di acqua e fango. E’ questa l’immagine che il titolare dell’azienda “Edil 83” a San Nicolò a Tordino ha scattato per documentare quello che puntualmente accade davanti al piazzale della sua attività ogni volta che si verificano precipitazioni copiose come quelle che si stanno verificando in queste ore. Il titolare dell’azienda non ne può più e chiede al Comune una migliore regimentazione delle acque bianche e una maggiore attenzione nei confronti dei tombini, intasati da detriti vari. «Per me è impossibile lavorare – afferma il titolare dell’azienda – perché di fatto la mia azienda è irraggiungibile». Proteste analoghe arrivano anche dai titolari di altre attività limitrofe, che hanno lamentato l’allagamento di magazzini e garage e che hanno intenzione di chiedere al Comune il risarcimento dei danni che stanno subendo.
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